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Alpini di ieri ...
Gli Alpini, naturalmente, sono sempre loro, di ieri e di oggi anche se i tempi cambiano. Non cambia l’ideale che li stimola nella vita dopo aver indossato il cappello alpino, poiché i principi di amicizia, solidarietà e fratellanza restano nel cuore. Certo, cambiano le fogge dei vestiti e, fortunatamente, ai periodi di guerra subentrano quelli di pace per cui sono diverse le circostanze in cui gli Alpini possono dimostrare il loro altruismo a servizio del prossimo, vicino o lontano che sia. Nelle fotografie che seguono abbiamo voluto dare, attraverso le immagini, un esempio dei vari cambiamenti, pur assicurando i lettori che, in un secolo, nello spirito nulla è cambiato negli Alpini.
Il famoso "trincerone" del Pal Piccolo, presidiato dalla 272° Compagnia, venne occupato da audaci reparti di "feldjager" nella notte del 26 marzo 1916, approfittando di una violenta bufera di neve. Il "trincerone", però, fu ripreso l'indomani 27 marzo, grazie all'ardimento della 212° Compagnia, comandata dal capitano Graziosi. Terribili le perdite degli austriaci, ma anche le nostre furono molto gravi poichè tra morti e feriti ebbimo 27 ufficiali e 700 uomini di truppa fuori combattimento. |
Anno 1919 - Don Luigi Gorizizzo (Parroco di Paluzza dal 1914 al 1953) in divisa di Cappellano militare del 4° Regg.to Alpini durante la guerra 1915 -18. Egli andava fiero di avere assistito i suoi Alpini nei momenti difficili sul fronte di battaglia. Nel 1935, allorchè don Luigi venne nominato Cameriere Segreto di S.S., gli Alpini di Paluzza lo festeggiarono giustamente con il titolo di "Monsignor Scarpone!". |
Tarvisio 16 aprile 1939 - Un gruppo di Paluzzani dell' 8° Regg.to Alpini-Divisione Julia- (In piedi da sinistra) Englaro Pietro (Linto), Gino Englaro e Di Ronco Alfonso. (Seduto) Ruggero Del Bon. |
Anno 1941: in Albania. Il plotone mortai in cui, il primo a destra, c'è anche l'alpino Olivo Ortis. |
6 dicembre 1941 Il sergente Olivo Ortis in una fotografia scattata a Corinto (Grecia). |
Anno 1942 - Sotto il portale del Municipio di Paluzza, Olivo Ortis (in licenza) sosta con l'amico Giovanni Lazzara (da Capele) prima di partire per il fronte russo. |
Novembre 1942 - Siamo in Russia sul Don. Un gruppo di Alpini dell' 8° Regg.to in un momento di riposo in trincea. Fra essi c'è anche il nostro Ruggero Maier, medaglia d'argento al valor militare (il primo in alto a sinistra). |
Tra i feriti gravi della crudeltà nazista, il 22 luglio 1944 lungo la valle del But, c'è anche l'alpino Costanzo Lazzara, che riuscirì miracolosamente a sopravvivere. Morirà nel 1954. |
... e di oggi
Anno 1958 - Alpini del Gruppo "Pal Piccolo" nella caserma "Del Din" di Tolmezzo alla festa dell' 8° Regg.to. |
Anno 1961 - Paluzza: nella caserma "Maria Plozner", dopo l'assemblea, in attesa del rancio. |
Un gruppo di giovani alpini. Li conoscete ? |
Un trio allegro, non c'è che dire ! |
16 febbraio 1964 - I gagliardetti del Gruppo Ana "Pal Piccolo" nel cimitero di Fortogna (Longarone) rendono omaggio ai morti dell'innondazione del Vaiont, ivi sepolti. Il Gruppo aveva fatto visita al paese di Longarone un anno prima agli ultimi di giugno, tre mesi prima dell'immane tragedia. |
L'orchestrina del Gruppo "Pal Piccolo": Giovanni Maier (Zaneto) al centro con il labaro ed i due figli alpini: Felice (a destra) e Silvano. |
immagini recenti
Maggio 1996 - Felice De Franceschi, Daniele Zanier ed Ilario Puntel in primo piano. |
Un bel gruppo del "Pal Piccolo" con gagliardetti. |
Dopo l'adunata ci si riposa all'ombra ristoratrice degli alberi. |
Maggio 2001 - I Paluzzani alla manifestazione alpina di Muris in rappresentanza della Sezione Carnica. |