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Laghetti di Timau marzo 1999 - La premiazione della Gara di Fondo, organizzata dal Gruppo "Pal Piccolo".

E’ doveroso ricordare anche gli Alpini Atleti del nostro paese, che durante il servizio militare o da borghesi hanno ottenuto prestigiosi traguardi nel campo dello Sport. E’ tutto un susseguirsi negli anni di scambio di consegne, da atleta da atleta, come a voler perpetuare discipline sportive tra le più impegnative, destinate solo agli sportivi amanti della montagna e cioè lo sci nordico e la marcia in montagna. Cominciamo dal più vecchio

 

 

 

 

 

 

Tassotti Alberto, “Pieri da Nere”. 

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Pietro Tassotti "Pieri da Nere" con Giovanni De Franceschi "Dek" sulle Alpi della Valle d'Aosta.

Come non menzionare Tassotti Alberto, classe 1918, il famoso “Pieri da Nere”, nome che è sempre apparso nei discorsi degli sportivi. Egli fu olimpionico sia ad Oslo che a Garmisch, classificandosi tra i primi italiani nella combinata nordica, fondo e salto. Vinse pure il titolo di Campione Italiano di combinata nordica a Cortina. Avendo intrapreso la carriera militare, corse per il suo Reggimento Alpini e vinse la bellezza di 11 volte il “Trofeo Parravicini” (uno sci alpino di estremo impegno) e 4 volte il Trofeo Mezzaluna, gara altrettanto dura in alta quota. Fu talmente sportivamente disponibile  da consentire di fare una gara nel “Mezzaluna” in coppia con il generale Gallarotti, che desiderava compiere questa impresa, pur non essendo nelle condizioni  agonistiche ideali. Il nostro Pieri ha vinto pure tre volte nello sci alpino del Canin, una discesa libera del Canin, davanti a Bruno Kricvoi, stella brillante dello sport invernale nella Val Canale. Tra i suoi avversari fu anche il noto Barbulit, regolarmente battuto. Da notare che il Pieri  è anche un valente rocciatore e con Bonatti scalò il Cervino. 

Gaetano Di Centa

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Casera Vual (Moggio Udinese) 1949 - Gaetano Di Centa "Tane" al campo sta assaporando l'ottimo rancio.

Ecco apparire una nuova stella nel firmamento sportivo nostrano: Di Centa Gaetano più noto come “Tane”. Nel settembre 1949, ai Campionati Italiani Militari (4 componenti e 25 km) svoltosi ad Aosta, vinse il titolo assieme al sergente maggiore Alberto Tassotti già ricordato, De Cillia Pietro (Brucie) e Medossi Pietro, un abruzzese, infliggendo alla seconda squadra arrivata la bellezza di 16 minuti: cose veramente d’altri tempi.Nell’agosto dell’anno dopo, a Sella Nevea, si è disputato il Trofeo “Gen.Buffa” al quale partecipavano gli Alpini appartenenti a tutti i reparti d’Italia. Gli allenamenti erano fatti nella zona di Sella Nevea e per tirarsi su energeticamente i nostri avevano adottato una mucca che era all’alpeggio in modo da mungerla ogniqualvolta fosse necessario. Per completare il fabbisogno energetico ci pensava anche il maggiore, che portava su ogni tanto qualche damigianetta di buon vino e, per raddolcire l’ambiente non dimenticava anche qualche sacchetto di mentine. Quale fu la conseguenza di tale preparazione “atletica”? Venne il giorno della gara  e ogni squadra, composta da 9 elementi con zaino pesante 5 chilogrammi nonché fucile e scarponi chiodati, partì. Tassotti Alberto, Pietro De Cillia, Orsaria Rodolfo, Di Ronco Mauro, un certo Di Gleria, il nostro Gaetano e altri tre componenti, tutti carnici, dopo aver corso ed effettuato i tiri al bersaglio in Conca Prevala, giunsero primi al traguardo.A Forni Avoltri, recentemente nel 2001, il vecchio Gaetano Di Centa ha vinto nella sua categoria la gara di fondo di 5 chilometri, valida per il Campionato Italiano Alpini.

Villiano Tassotti

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Villiano Tassotti, elegante Alpino sciatore su candida neve.

Non si può dimenticare in questa rievocazione l’alpino Villiano Tassotti, che, appartenendo all’8° Regg.to Alpini, Battaglione “Tolmezzo”, si cimentò in gare nel periodo invernale con buoni piazzamenti. A Schilpario (Bergamo) giunse 12° in una gara di fondo sui 10 chilometri e con centinaia di concorrenti. Partecipò al Trofeo Zacchi a Sappada e ai Campionati Nazionali Alpini di Tarvisio. Ai Campionati di Reggimento vinse la medaglia d’oro insieme ad altri 6 Alpini nel percorso di guerra.

 

 

 

 

 

 

Marino Maier

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Bassano del Grappa 1961 - Marino Maier, un tiratore sorridente.

Dopo una pausa di alcuni anni dagli ottimi risultati degli atleti menzionati ecco sbucare dai boschi della nostra Valle un atleta che è tutto “genio e sregolatezza”: parliamo di Marino Maier, per gli amici “Stive”. E’ un personaggio unico nel suo genere, capace di exploits incredibili.Arruolato nel Corpo degli Alpini, dopo il CAR entrò nella squadra sportiva e insieme a Morassi Nicolino di Cercivento, a Tavisio, vinse il Raid Sciistico di Pattuglia. Partecipò ai Campionati Nazionali Militari Pentatlhon (nuoto, lancio di bomba a mano, corsa campestre, percorso di guerra e salto ad ostacoli).Partecipò agli stessi Campionati di Napoli e nella corsa campestre arrivò 5°, mentre a Bardonecchia nella pattuglia con 10 elementi vinse il Trofeo Buffa, arrivando 1° con il commilitone Morassi Nicolino.In questa occasione i partecipanti erano alloggiati negli igloo a oltre 3000 metri di altitudine e a - 20 gradi di temperatura, essendo nel mese di febbraio. Caso volle che nell’igloo di Marino un suo commilitone cominciò a lamentarsi per il mal di denti, impedendo così il dovuto riposo agli altri. Il diavolo ci mise pure lo zampino facendo colare lungo gli sci appesi al soffitto dell’igloo una goccia, formata dallo sciogliersi del ghiaccio, che finiva insistentemente sulla fronte di Marino. Ad un certo punto una goccia fece traboccare il vaso e Marino perse la pazienza: scattò fuori dall’igloo e dopo aver scaricato un po’ di rabbia nei dintorni, pensò bene di procurare l’eutanasia ad un povero e decrepito larice a portata di mano appiccandogli il fuoco, anche perchè il freddo si faceva  oltremodo sentire. Dopo un po’ tutti i concorrenti ad uno ad uno si ritrovarono vicini a quel fuoco provvidenziale. Il resto della notte così passò tranquillo e alla mattina la gara iniziò. Il capo pattuglia Tenente Claudio Zanutta, da Udine, voleva che tutti fossero a puntino, tutti in ordine anche nell’abbigliamento, ma Marino non esitò a partire subito dicendo che lì non si era a fare una sfilata di moda.Fu così che per soli 39 secondi la pattuglia vinse la gara, ricevendo i complimenti del colonnello Righi Riva che, venendo a sapere che quasi si perdeva la gara per il troppo puntiglio in fatto di look, a momenti puniva l’esigente tenente.  

Daniele Englaro

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Il baldo Daniele Englaro "Nelo" con una delle coppe vinte nelle gare sportive.

Coetaneo di Marino Maier è un altro bell’atleta di belle speranze: Englaro Daniele, per gli amici “Nelo”. Fisico asciutto, scattante, resistente. A Cividale l’11 maggio 1962, quando apparteneva al XVI° B.T.G., vinse il Trofeo “Julia” di corsa campestre, mentre nel giugno dello stesso anno vinse la Gara Regionale della Regione Militare Nord-Est nella stessa specialità. Si classificò sempre primo nel Pentathlon Militare (corsa campestre) nella Brigata “Julia” e così pure nei Campionati Militari di Napoli. 

 

 

 

 

 

 

Maieron Enzo

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Enzo Maieron, in fatto di gambe, non si lasciava vincere facilmente.

Pochi anni dopo un eccezionale atleta polivalente emergeva nelle principali discipline sportive nella nostra Vallata: Enzo Maieron, più noto come “Stagn”. Entrò nel corpo degli Alpini nel 1966 e precisamente nell’8° Regg.to, 114ª Compagnia Mortai di stanza a Venzone.Ai Campionati Nazionali Militari  di Firenze, nel Pentathlon giunse 1° nella corsa campestre e nella corsa ad ostacoli. Giunse 3° a Sappada nel Trofeo “Generale Buffa”, in pattuglia con 9 elementi e fu il primo della Squadra Militare nello Sci Alpino del Canin. Un particolare toccante, che dimostra il vero spirito alpino, è questo: nella parte finale della gra Enzo portò sulla schiena il suo compagno di gara, ormai esausto e tale bel gesto gli procurò giustamente un premio speciale per l’alto senso di altruismo dimostrato. Enzo Maieron esploderà, poi, con tutta la sua forza e la sua classe negli anni a venire. 

 

 

 

 

 

 

Valerio  Baritussio

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Valerio Baritussio, di buone gambe, in una marcia competitiva.

Un vero campione di regolarità, costanza, passione e anche di bravura è stato Valerio Baritussio che, entrando nell’Esercito il 5 maggio 1969, si distinse subito nello sport, arrivando 3° nella gara campestre di Orvieto. Dopo i corsi di formazione fu assegnato al Btg.ne Alpini “Gemona”, di stanza a Pontebba e qui iniziò a gareggiare pure nello sci nordico.Nelle gare interregionali delle Truppe Alpine sul Nevegal (Belluno) Baritussio arrivò 2° sulla distanza dei 12 chilometri. Dopo il trasferimento a Tolmezzo, assunse l’incarico di formare la squadra agonistica che rappresentasse l’8° Regg.to Alpini, sia nello sci nordico che nella marcia  in montagna ed i buoni  risultati non mancarono.Nella Gara Nazionale a coppie “Trofeo Marino Bianchi”, a Cortina, insieme a Puntel Osvaldo si piazzò al 4° posto su 68 coppie. A Domegge di Cadore, in staffetta con il sergente Concina Sandro e Puntel Osvaldo, guadagnarono il 5° posto n classifica. Gli stessi a Paluzza, nel 1973, su 23 rappresentative militari, ottennero il 2° posto assoluto. Passato nel 1975  nella Brigata Alpina “Julia”, il Nucleo Agonistico diede sempre buone se non ottime prestazioni: 5° nella staffetta “Tre Rifugi” di Collina; primi assoluti nel Trofeo “Madonna delle nevi” a Piancavallo; secondi nella Staffetta Nazionale di Domegge di Cadore e terzi assoluti in quella Nazionale.Nel 1979 all’ “Alpe di Siusi” (Bolzano) ottenne il 5° posto nella gara di fondo e così pure in quella di tiro individuale sul Nevegal. Nel 1996 e nel 1998 divenne campione militare di sci delle Truppe Alpine. 

 

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L'Alpino Walter Lazzara alla gara di Madonna di Campiglio nel febbraio 1959.

Altri che si fanno onore da militari nello sport sono Morassi Alessandro e Walter LazzaraPer quest’ultimo l’anno di ferma 1959 è stato ricco di soddisfazioni nella specialità del fondo. In gennaio lo vediamo partecipe alla bella gara per Alpini e civili di Passo D’Aune (Pedavena); in febbraio lo vediamo presente alla Gara Nazionale Alpini di Madonna di Campiglio; in marzo, con il 21° Regg.to Alpini di Posizione di Brunico, partecipa alla competizione di Passo M.Croce di Comelico, mentre nell’aprile successivo è sulla Paganella (Trento) per il Trofeo “Cesare Battisti”. 

 

 

 

 

 

 

 

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Tarvisio gennaio 2003 - Nicola Scrignaro ( a sinistra), un promettente giovane Alpino alle Universiadi.

Ma anche fra gli Alpini di oggi non manca l’appassionato di sport. Quest’anno uno dei nostri ha partecipato alle Universiadi di Tarvisio e, pertanto, siamo lieti di parlare della giovane promessa:  Nicola Scrignaro, un Alpino alle Universiadi